Let's go social!
- Letto 15778 volteDalla commercializzazione tradizionale alla social presence: come tradurre la reputazione online in "social money".
Che io sia fissata con comunicazione e social media non è un segreto.
Ho iniziato ad esplorare questo mondo per me molto affascinante verso la fine del 2008, registrando dapprima un profilo privato (e parecchio blindato, all’inizio) su Facebook per puro passatempo, e poi continuando a pasticciare con Twitter ed altri social networks e canali di comunicazione on-line con l’obiettivo di integrare le loro funzionalità con quelle offerte dall’interazione off-line.
Poco più di un anno fa - e sembra un secolo - quasi per caso ho incrociato il mio primo cliente 100% social (ne ho parlato qui) e davvero mi si è spalancato l'universo.
Piccoli passi, timidi dapprima, poi sempre più decisi ad esplorare le moltissime opportunità offerte dalla rete, con un’ipotesi da verificare: se sia davvero possibile passare dalle chiacchiere alla vendita. Un po’ come ti succede nella vita vera, quando salti su un aereo per andare ad incontrare un cliente a diecimila chilometri di distanza per presentargli i vini, ma senza muoverti fisicamente dall’ufficio, oppure (piuttosto) mentre nella vita vera stai facendo qualcos’altro, o mentre sei altrove.
All’inizio non ci credevo nemmeno io, però, obiettivamente, i primi risultati hanno cominciato ad arrivare.
E quando ho tirato le somme ho visto che i numeri sono positivi, e anche parecchio incoraggianti. Ho ripercorso i miei passi all’incontrario, cercando di capire cosa abbia funzionato, cosa funzioni meno e cosa invece proprio no. E cosa potrei, dovrei fare affinché tutto questo mio agitarmi sui social networks sia di utilità per l’azienda che è fatta non di chiacchiere, ma di vigne, di vini, di persone e di tantissimo lavoro off-line.
Ne ho parlato a Terroirvino la scorsa settimana con la presentazione che ho pubblicato su slideshare e che ri-posto qui, sperando possa essere di qualche utilità ad altri che, come me, stanno muovendo i primi passi. E se magari avete critiche, o suggerimenti, saranno molto ma molto benvenuti, perché questo è solo l’inizio di un cammino e la strada da percorrere è lunghissima ed affascinante.
Buona visione!
Tags: social networks, comunicazione del vino, social presence, Terroirvino