Il 2 agosto 2014 quattro persone sono morte a Refrontolo a causa dello straripamento del torrente Lierza.
Da allora, una certa informazione scandalistica non fa altro che additare i vigneti di Prosecco quale causa o concausa di questa e di altre alluvioni.
In vari articoli, consultabili online, ho trovato queste affermazioni, che definire terroristiche è riduttivo:
- Il Prosecco da un miliardo di bottiglie devasta il territorio;
- La monocoltura del Prosecco fra dissesti e disastri, alla ricerca della biodiversità perduta;
- La monocoltura del Prosecco Docg - una devastante grande opera.
Più di recente, una fila di esperti lunga così ha redatto il PSR della Regione Toscana, ponendosi tra gli obiettivi quello di limitare la “monocoltura della vite” a tutela del paesaggio rurale.
Stamattina, non da consulente della Regione Toscana né da ricercatore dell’ISPRA ma da semplice agricoltore, sono andata in vigna per vedere se i terreni si sono asciugati abbastanza da falciare il sovescio e ho trovato questo: tra un filare e l’altro, centinaia di specie di erbe e fiori selvatici, migliaia di famiglie di insetti e microorganismi.
Questa non è una monocoltura, ma proprio per niente. Questa è vita.
La viticoltura in sé non è il problema: i vignaioli sono i primi a impegnarsi nella tutela dell'ambiente e nella valorizzazione del paesaggio. Il problema non sono i vigneti, è la cattiva gestione della terra. Il problema non è il Prosecco, ma la dannosa industrializzazione di molte regioni vinicole. Il problema non è la monocoltura "apparente" delle vigne – anche il bosco è una monocoltura, se ci pensate – ma il depauperamento dei terreni dovuto a tecniche di coltivazione che non li rispettano adottate da persone che non li amano.
La soluzione?
La soluzione è in mano a tutti noi, nella scelta di supportare, promuovere, aiutare le migliaia di contadini e di viticultori che amano e rispettano le loro vigne, che preferiscono non utilizzare pesticidi e preservare la biodiversità, che non diserbano ma lavorano il terreno – anche se è più faticoso, anche se è più costoso.
La soluzione è nella scelta quotidiana di acquistare i vini prodotti dai vignaioli, gente che vive della propria terra e che è perfettamente consapevole che solo rispettandola e mantenendone la fertilità potrà vivere di essa a lungo, e potrà tramandarla feconda e vitale ai propri figli.
Venite a vedere i nostri vigneti, venite a trovarci nelle nostre cantine: saremo felici ed orgogliosi di mostrarvi il frutto del nostro lavoro.
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