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La Bambina vino rosato Cantine Barbera
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La vera storia della Bambina, e perché questo vino rosato, siciliano fino al midollo, sta facendo il giro del mondo.

Da un po' di tempo desideravo sperimentare un rosé. 
Volevo che fosse un vino in purezza e che esprimesse tutta la personalità e la freschezza del Nero d’Avola, vitigno siciliano per eccellenza, ma le uve del vecchio vigneto, piantato in un terreno argilloso, sono solitamente troppo strutturate e con tannini accentuati, quindi non adatte al vino che avevo in mente.

Poi, nel 2007, abbiamo piantato un nuovo vigneto.
Al momento di individuare il sito per l'impianto, il terreno calcareo che abbiamo scelto si è rivelato perfetto per fornire alle viti i minerali e le sostanze nutritive necessarie a concentrare una ottimale acidità e per sviluppare un corredo aromatico espressivo ed allo stesso tempo delicato.

L'anno seguente la produzione è stata solo di pochi grappoli: abbiamo preferito non vendemmiarli, lasciando che le giovani viti potessero lignificare e sviluppare un adeguato apparato radicale. Ma da quello che già traspariva dalla degustazione dei primi acini maturati nel 2008, i frutti erano molto promettenti.

Il vigneto della BambinaLa prima vendemmia finalmente è arrivata nel 2009.
Abbiamo vendemmiato a mano, all'alba, il 12 Settembre.
Solo trenta quintali in un ettaro, significa che ciascuna vite ha prodotto soltanto due grappoli, piccoli e sani, bellissimi.

Immediatamente portate in cantina, le uve sono state diraspate per evitare l'estrazione di fenoli astringenti dai raspi, e pressate delicatamente per circa 4 ore, finché il succo non ha raggiunto l'intensità di colore desiderata.

Vendemmia all'albaIl mosto è stato quindi portato in acciaio, ad una temperatura di 5 °C, per la decantazione statica.
Dopo 24 ore, la fermentazione è iniziata a 13 °C ed è durata 18 giorni, fino alla completa trasformazione degli zuccheri.

Diciotto giorni di emozioni e di attese: aspettavo che il vino crescesse, controllavo ogni giorno il colore, lo sviluppo degli aromi ... finché ho potuto annunciare con una punta di orgoglio che la mia Bambina finalmente era nata!

Mosto rosatoIl difficile, adesso, era di trovarle un nome.
A mia madre sarebbe piaciuto darle il nome del vigneto, che si chiama “La Costa”. Costa delle Rose e Costa della Cerasa erano altre possibilità, come anche Rosato della Costa, Nicuzza (un termine siciliano che significa per l'appunto Bambina), o semplicemente Rosato. A Febbraio, durante una degustazione in Colorado con il nostro importatore e lo staff del distributore, ho raccontato loro le emozioni che avevo provato durante la produzione di questo vino, che avevo voluto fortemente, e di come mi fossi sentita simile ad una madre in attesa della nascita della propria "Bambina".

Me & JoeIl nome è venuto fuori così, semplicemente perfetto… tutti ne sono stati entusiasti!

E poi, l'etichetta: sul lato sinistro c'è un motivo argentato, che raffigura l'impronta della zampa di Joe, un Labrador di 3 anni color cioccolato che da sempre mi ha sostenuto ed è un grande fan della Bambina.
Non avrei mai fatto questo vino senza il suo appoggio e senza i suoi consigli, perciò penso che si meriti di firmare la bottiglia…


La Bambina viene prodotta in quantità molto limitate.
Joe pensa che solo un piccolo gruppo di persone possa far parte di questo progetto, persone che credono nella magia di fare vino, e di farlo in modo sostenibile e rispettoso dell'ambiente.
Persone attente al modo in cui il cibo viene prodotto, che credono nella cultura che costituisce il vero valore di una bottiglia di vino e che rispettano il lavoro che i produttori fanno per ottenere livelli sempre più elevati di qualità, e per rendere il piacere del vino possibile ogni giorno.

Tags: Nero d'Avola, La Bambina, vino rosato

ALBAMARINA IN BREVE

ALBAMARINA IN BREVE

Vitigno: Grillo, Vigne del Pozzo
Suolo: argilloso, fertile e profondo, ricco di minerali, quasi totale assenza di scheletro
Vigneto: impianto 2017, allevamento a controspalliera, Guyot
Vinificazione: macerazione sulle bucce per 4 giorni, imbottigliamento manuale in corso di fermentazione
Fermentazione alcolica: spontanea, con lieviti selvaggi; inizia in acciaio e si completa in bottiglia con la produzione naturale di anidride carbonica
Fermentazione malolattica: spontanea, completamente svolta
Affinamento: in bottiglia sui sedimenti fino al momento della stappatura
Produzione media: circa 2.000 bottiglie/anno

Scarica la scheda tecnica

VINIFICAZIONE

Alba marina è un vino frizzante ottenuto secondo il metodo ancestrale.
Le uve sono coltivate in Tenuta Belicello secondo i principi dell'agricoltura biodinamica.

Il Grillo viene raccolto alla fine di Agosto, in anticipo rispetto alla piena maturazione, per preservare la sua naturale acidità e gli aromi più freschi ed intensi tipici del vitigno.
Dopo la vendemmia le uve sono portate in cantina, immediatamente diraspate ed avviate alla fermentazione spontanea in anfora. Le bucce rimangono a contatto con il mosto per circa 4 giorni. Dopo la pressatura soffice, il mosto continua a fermentare in acciaio ad una temperatura di circa 20-22 °C per un'altra settimana. 
Non appena raggiunti 9-12 grammi di zuccheri residui, il vino viene imbottigliato in coda di fermentazione, che termina in bottiglia con la produzione naturale di anidride carbonica.

Per consentire lo svolgimento completo della fermentazione in bottiglia non vengono aggiunti solfiti né alcun altro additivo enologico.
Nessun controllo è ovviamente possibile dopo l'imbottigliamento: ogni bottiglia potrebbe essere diversa dalle altre, poiché ciascuna fermentazione termina per conto suo, e ciascuna bottiglia è, potenzialmente, una sorpresa :) 

ABBINAMENTI

Alba marina non è sboccato, quindi tutto il sedimento è presente in bottiglia.

Grazie alla fermentazione spontanea e all’affinamento sui lieviti, rivela un corredo aromatico intenso e molto particolare: ha un colore giallo dorato intenso, molto velato perché ancora sui suoi lieviti. La spuma è lieve, caratterizzata da bollicine molto piccole ma persistenti, dovute alla fermentazione avvenuta con metodo ancestrale. Il naso è fragrante, di frutta gialla ed erbe mediterranee, con un intenso finale di crosta di pane. La bocca è snella, morbida e sapida.

Si abbina con aperitivi e antipasti di pesce, crostacei e conchiglie crude, affettati e affumicati di mare.


TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8 - 10 °C
Lo si può bere "cloudy", ossia con i suoi lieviti, facendo attenzione a non agitare troppo la bottiglia e a lasciare sul fondo i residui più spessi, oppure si può procedere alla sboccatura se si preferisce un sapore più pulito e diretto. Per facilitare la sboccatura, la bottiglia va tenuta un paio di giorni in frigo, in posizione capovolta, per consentire ai sedimenti di raccogliersi nel collo della bottiglia.

 

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