Il Nero d'Avola è il vitigno autoctono siciliano a bacca rossa più conosciuto. Apprezzato per la propria resistenza alla siccità ed alle calde estati, il Nero d'Avola è estremamente adattabile a diversi tipi di suoli, e risente notevolmente dell'influenza dei differenti terroir nei quali viene coltivato.
Proprio per la capacità del vitigno di esprimere le caratteristiche dell'ambiente e del microclima che lo ospita, i vini prodotti con le uve di Nero d'Avola possono assumere molteplici sfumature. La gamma dei Nero d'Avola siciliani può spaziare da vini imponenti, di grande alcolicità e dal tannino fittissimo fino a vini più snelli ed eleganti, caratterizzati da un corpo di media struttura e da una maggiore acidità.
A Menfi, dove la brezza marina addolcisce il clima e regala alle uve una spiccata sapidità, il Nero d'Avola è suadente e delicato, in una parola "femmina".
In questa breve intervista, raccolta da Vinomediatica durante la scorsa edizione de La Terra Trema, ne racconto le caratteristiche principali.
D: Di che sesso è?
R: E' una femmina!
E' una "Nera" d'Avola, non un "Nero" d'Avola... E' sbagliata l'etichetta - scherzo :) E' Nera perché, come tutte le femmine, ha due caratteristiche fondamentali: è morbida, ma con quella punta di acidità che viene fuori quando, a noi femmine, ci fanno un po' arrabbiare. E poi, non ha i muscoli: ci sono i Neri d'Avola maschi, che sono quelli supermuscolosi, e poi ci sono le Nere d'Avola femmine, come questa qui.
D: Quanti anni ha?
R: Secondo me è una bella femmina di trent'anni, anche un po' di più, ma se li porta bene.
D: Da dove viene?
R: Viene dal mare.
D: Se potesse parlare cosa racconterebbe?
R: Racconterebbe di una terra bellissima, un posto dove non fa mai freddo, dove si respira il mare, dove c'è un'agricoltura splendida, pulita, ricca, generosa. La Sicilia: un posto dove tutti dovrebbero venire, almeno una volta nella vita.
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