Vinaccioli quasi maturi

Campionamento

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Oggi vi porto con me durante il campionamento delle uve, indispensabile per verificarne la maturazione e programmare la prossima vendemmia.

Silenzio.

C’è silenzio di mattina presto quando vai a campionare. Un silenzio fatto di vento e del respiro della vigna.
Un filare si e un filare no. Dieci passi avanti, la vite a destra: stacchi due acini dal colmo del grappolo.

Ancora dieci passi, la vite a sinistra: altri due acini, e via per trentadue filari, avanti e indietro.

Ti fermi ad ascoltare, ad assaggiare. Le dita appiccicose di zucchero, ché già ce n’è tanto nello Chardonnay, siamo quasi pronti per la vendemmia.
In cantina raccogli tutti i chicchi e li spremi, con delicatezza, poi analizzi il succo: Babo, acidità, pH. Solo una conferma, ché già la vigna ti ha detto tutto quello che ti serve sapere per fare il vino. 

Te l’ha detto la vigna, te l’ha ripetuto la terra, che si spacca e si sbriciola sotto il sole d’Agosto, te l’ha ripetuto il mare, che benedice le uve col sale portato dal vento fresco di scirocco che soffia da giorni.

Sei tu da sola con l’uva, tu e il vino che vuoi fare, che speri di essere abbastanza brava da poter fare. Un vino a passettini, ogni anno più avanti, ogni vendemmia più sicura. Ti immergi in quel microcosmo, e speri di riuscire a rubare alla terra e al sole e al mare il loro segreto.  

Questo l'ho registrato l'anno scorso, mentre campionavo.
Sembra la stessa storia, e in qualche modo lo è. Ma ogni anno, per qualche motivo, ti sembra diversa.



Tags: vendemmia, campionamento

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