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DIETRO LE CASE

DIETRO LE CASE

INZOLIA MENFI DOC

Le vecchie vigne di Inzolia piantate da mio padre sessant'anni fa sono una straordinaria eredità sulla quale poter costruire il futuro della viticoltura a Belicello.

I cloni originari, perfettamente adattati alle condizioni peculiari dell'ambiente al quale appartengono, esprimono in maniera esuberante la personalità e la cultura vinicola del territorio di Menfi.

Il terreno, prevalentemente calcareo e ciottoloso, regala al vino una sapidità intensa e insieme delicata, grande profondità e ampiezza aromatica.

DIETRO LE CASE IN BREVE

DIETRO LE CASE IN BREVE

Vitigno: Inzolia piantata in Tenuta Belicello, Vigna Dietro le Case
Suolo: argilloso-calcareo, molto ricco di scheletro, costituito da antichi fondali marini emersi in epoca pleistocenica
Vigneto: impianto degli anni '60, allevamento ad alberello, potatura a pezzo e spalla
Vinificazione: in bianco, macerazione prefermentativa per 48 ore
Fermentazione alcolica: da pied-de-cuve di lieviti selvaggi
Fermentazione malolattica: spontanea, completamente svolta
Affinamento: sulle fecce fini in acciaio per 4 mesi
Produzione media: 3.300 bottiglie/anno

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LA VIGNA DIETRO LE CASE

LA VIGNA DIETRO LE CASE

La vigna Dietro le Case è stata piantata da mio padre negli anni '60 utilizzando le marze di un preesistente vigneto di Inzolia, a sua volta riprodotto in selezione massale dai biotipi originari risalenti agli anni '20.

Dal momento che a Menfi non esistono più vigneti di Inzolia così vecchi ancora in produzione e popolati soltanto da selezioni non prelevate in vivaio, questa vigna è un monumento alla viticoltura tradizionale del territorio e un vero scrigno di biodiversità.

In mezzo ettaro convivono differenti fenotipi di Inzolia, differenti nelle foglie e nei frutti: diversi per dimensione, colore, aromi, sapore e momento di maturazione, i grappoli di ciascun fenotipo apportano ognuno le proprie peculiari caratteristiche, creando in vendemmia uno speciale mix che rende il vino particolarmente espressivo.
Nel 2020 sono venuta a sapere di un vigneto della metà degli anni '70 destinato ad essere estirpato dopo qualche mese, piantato con un biotipo molto raro denominato Inzolia Cappuccia, a me sconosciuto.

Dal momento che quel vigneto sarebbe stato distrutto, con la perdita definitiva di quel materiale genetico, sono andata a prelevare circa 150 viti che ho portato Dietro le Case e ripiantato con molta cautela fra le fallanze. Con sorpresa di molti, inclusa me stessa, la maggior parte di queste piante è attecchita, e a distanza di un anno ha fruttificato.

Un piccolo successo, ma una grande gioia. Adesso sono almeno 5 i fenotipi nella vigna Dietro le Case, che sto lentamente riportando al tipo di allevamento tradizionale, fondato più sull'alberello che sulla spalliera.
Posta a circa 1 chilometro dal mare, la vigna assorbe il sale presente nell’aria e nel suolo. La salinità, più che la sola mineralità, conferisce alle uve la loro particolare ricchezza aromatica.
Il suolo è molto particolare: di composizione calcareo-argillosa, con presenza di grossi ciottoli, è costituito da antichi fondali marini emersi in epoca pleistocenica ed è fresco e leggero, molto ricco di sali minerali. Le lunghe radici delle piante vecchie penetrano facilmente nel terreno, alla ricerca d’acqua negli strati più profondi.

È proprio lo straordinario adattamento delle viti al microclima di Belicello ed a questo particolare terroir marino ad influenzare profondamente la personalità del vino: l'aria salmastra portata dalle brezze e la grande escursione termica fra giorno e notte, infatti, marcano profondamente il metabolismo delle viti, ne migliorano la resistenza alle infezioni fungine e ne determinano la straordinaria espressività.

VINIFICAZIONE

La vendemmia si svolge durante la prima metà di Settembre, quando l'Inzolia raggiunge il giusto punto di maturazione. La potatura tradizionale, detta "a pezzo e spalla", e la veneranda età delle piante consentono una raccolta di qualche giorno posticipata rispetto alle viti più giovani, garantendo una maggiore concentrazione aromatica.

Le uve, raccolte a mano, vengono portate in cantina dove vengono subito diraspate ed avviate ad una breve macerazione di circa 48 ore per consentire l'estrazione degli aromi primari. Dopo la pressatura soffice, il mosto fermenta con lieviti selvaggi in vasche di acciaio ad una temperatura di circa 20-22 °C.

L'affinamento continua in acciaio sulle fecce fini per almeno 4 mesi, con batonnages manuali dapprima settimanali, poi sempre più radi fino al momento in cui il vino è pronto per l'imbottigliamento.
La stabilizzazione avviene esclusivamente a freddo, senza l'utilizzo di additivi né di chiarificanti. La filtrazione è solo sgrossante, su cartoni di cellulosa compostabile.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Una delle caratteristiche principali dell’Inzolia è la sua bassa acidità, che si accompagna ad un grado zuccherino relativamente contenuto. E le uve coltivate vicino al mare regalano vini così piacevoli proprio perché la loro salinità molto evidente è in grado di compensare la dolcezza del mosto e a regalare alla beva una piacevole sensazione di freschezza, esaltata da un intenso bouquet di ginestra, di fiori di camomilla e da note balsamiche di timo.

Dietro le Case, in particolare, è ideale per l’aperitivo e con tutti i piatti di pesce: la sua morbidezza si sposa perfettamente con i crostacei e i molluschi, che non amano gli abbinamenti con vini troppo acidi che coprirebbero il loro sapore dolce e allo stesso tempo salino.
A me piace moltissimo con le vongole, con le cappesante gratinate o con una semplice impepata di cozze. Straordinario l'abbinamento con gli scampi, crostacei dolcissimi che sono i compagni ideali di un vino morbido, sapido e lievemente aromatico.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10 - 12 °C
La temperatura di servizio deve essere fresca, intorno ai 10 gradi, per accentuare le note iodate e le parti dure della beva senza mortificare la piacevole espressione olfattiva di un vino che, grazie al terroir particolarmente vocato, è in grado di affinare in bottiglia anche oltre dieci anni, sviluppando sentori terziari di arachide, mandorla tostata e una lieve affumicatura.

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