
L'annata 2016, particolarmente fortunata, è terminata in pochissimo tempo: grazie a tutti i clienti e agli appassionati che hanno rinnovato il loro apprezzamento per questo vino
Quando Giulio Bruni è venuto a trovarmi in cantina, ai primi di Marzo, il mio programma per la giornata era fare il taglio per Ammàno 2016.
Ne avevo 2 tonneaux e una barrique, e potevo utilizzare tutto o parte e in qualsivoglia percentuale il vino di queste tre masse, le cui uve sono state vendemmiate in tre giorni fra il 7 e il 9 settembre e poi tenute in cassetta ad appassire leggermente prima di essere ammostate senza alcuna aggiunta di additivi enologici il 10 settembre.
Dopo alcuni assaggi sono venuti fuori tre tagli, che utilizzavano in percentuali differenti le tre masse di cui sopra. Uno mi piaceva parecchio, uno mi piaceva così così, l'ultimo mi piaceva da impazzire, ma non ero sicurissima di volerlo utilizzare perché mi sembrava veramente molto profumato. Forse troppo.
Per cui, in attesa di decidere, ho lasciato in cucina i tre bicchieri dei tagli scelti, per riassaggiarli con calma durante la giornata.
Allora. Giulio è arrivato in cantina nel primo pomeriggio e ce ne siamo andati in campagna a camminare le vigne, e abbiamo degustato vini pronti e vini in affinamento. E poi, quasi alla fine della giornata, gli ho fatto assaggiare i tre tagli. E lui ha scelto il terzo.
Io gliel'ho detto che avevo paura che fosse molto/troppo profumato.
E Giulio mi ha risposto che è Zibibbo, ed è Menfi, ed è il mare e il vento, e deve per forza essere così.
Poi mi sono ricordata di una cosa che mi aveva detto un mio amico tempo fa, uno che di vino ne capisce, anche se fa finta di no. E cioè che i vini li devo smollare, li devo fare andare dove vogliono loro e la devo smettere di controllarli, e di controllarmi, e che devo smollarmi un po' pure io.
E allora l'ho imbottigliato così come l'ha scelto Giulio, e come piaceva pure a me, anche se non ne ero sicura.
E sono felice di averlo fatto, perché queste 1241 bottiglie di Ammàno #4 sono piaciute tanto pure a voi, così tanto che me le avete portate via tutte dalla cantina in poco più di due mesi.
A Giulio, e a tutti voi, un grazie grande così.
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